Negli ultimi anni, il microbiota cutaneo è diventato sempre più popolare nel settore cosmetico. Ma non solo l’industria cosmetica è interessata al microbiota della pelle. Grazie al ruolo di gateway svolto dal microbiota intestinale, anche i consumatori sono sempre più interessati a prodotti che mantengano/preservino l’equilibrio del microbiota cutaneo. Oggi le tecniche di sequenziamento del DNA permettono di identificare facilmente i ceppi batterici che vivono sulla pelle e un numero crescente di studi scientifici ha dimostrato che il microbiota cutaneo è parte dei meccanismi fisiologici della pelle, che svolgono un ruolo essenziale nella sua protezione dall’ambiente esterno. Questo progresso tecnico scientifico offre all’industria cosmetica nuove conoscenze nel campo dei test di efficacia. Il microbiota cutaneo è, infatti, un’opportunità per differenziare i prodotti e per introdurre innovazione nello sviluppo dei prodotti. Ma quando si parla di microbiota cutaneo, la sua analisi molecolare (microbioma cutaneo) e prodotti cosmetici non è tutto rose e fiori. Questo è il motivo per cui il reparto R&D di Complife ha focalizzato i suoi sforzi nell’aiutare l’industria cosmetica a trovare la soluzione al problema.